Antonella Del Monaco

Siamo pronti a coglierlo e ad accoglierlo?

La lettera, di cinque giorni fa, di Jacques–Alain Miller a Paola Bolgiani, Presidente della nostra Scuola, ci ha introdotto, a mio parere, in un tempo logico nuovo, che investe, anche, il nostro convegno. L’effetto di questo tempo nuovo, su di me, è che quello che era stato pianificato prima che questa lettera giungesse a destinazione, assume, ora, i toni di qualcosa di, già, superato, di fuori tempo rispetto all’incontro con un reale che bussa all’indirizzo di ciascuno, in rapporto al proprio legame con la causa analitica.

“E l’Italia? Come d’abitudine gli Italiani stanno in riserva.”

Non è più possibile, a mio parere, continuare a discutere, solamente, dei temi – a cominciare da questo dibattito preparatorio – che ci eravamo dati  in un altro tempo – usi della diagnosi, posizione del soggetto, clinica dei nomi del padre…ecc.  – senza tenere conto che qualcosa di estremamente rilevante, nel frattempo, è avvenuto e sta per scriversi. È necessario dare spazio e parola a tutto questo. È il tempo, per me, e anche per la nostra Scuola, di aprirsi alla contingenza dell’incontro; di esserci all’appuntamento con il lampo, con la sorpresa, con le “occasioni da cogliere al volo, dato che la Fortuna è calva.”