
Dì-a-gnosi di un buco
Sergio Caretto - Che rottura il transfert! Coi suoi effetti di affetto ci sorprende altrove da dove pensavamo di essere ...

Un vento nuovo soffia sul Convegno di Torino
Antonella Del Monaco - Siamo pronti a coglierlo e ad accoglierlo? La lettera, di cinque giorni fa, di Jacques–Alain Miller a Paola Bolgiani, Presidente della nostra Scuola, ci ha introdotto, a mio parere, in un tempo logico nuovo, che investe, anche, il nostro convegno ...

L’indeterminatezza dei segni
Amelia Barbui - Ciò che mi interroga è la formulazione di Lacan riguardo al segno: “Un segno rappresenta qualcosa per qualcuno, il qualcuno è là come supporto del segno”. Il segno, come Lacan ricorda facendo l’esempio del passo di Venerdì nell’isola di Robinson, è una traccia cancellata ...

Una bussola per non perdersi
Adelia Natali -Sappiamo che l’elaborazione logica di un caso clinico, seguendo le coordinate simboliche del soggetto, permette all’analista di interrogarsi e fare delle ipotesi sulla struttura e sulla diagnosi ...

Primum non nocere
Giuliana Capannelli - A seconda di come orientiamo il nostro ascolto e di quello che cerchiamo come clinici, possiamo dare una direzione o un’altra alla cura di un soggetto. Se ci fermiamo al piano del comportamento e del fenomeno sintomatico, l’oggetto del nostro agire scivolerà necessariamente nel riportare a una norma, limitare gli atteggiamenti disfunzionali e riorientare il pensiero verso contenuti più consoni alla situazione ...

La clinica dei nomi-del-padre nell’ultimissimo Lacan prende congedo dall’ossessione del resto supposto inassimilabile
Michele Bianchi - «Una persona non rientra mai in modo preciso in schemi e algoritmi diagnostici» ha scritto C. Mencacci nel presentare l’edizione italiana del DSM-IV-TR CASE STUDIES. Guida clinica alla diagnosi differenziale ...

Come riuscire a volere niente
Donata Roma - Mara ha 28 anni, la vedo dal 2011. “Vengo perché “non ho fondamenta, voglio trovare le mie fondamenta.” Quando si sveglia è assalita da pensieri di morte. Quando sono con gli altri, io divento gli altri e poi però non mi ritrovo più. Mia madre mi diceva che bisogna ascoltare e dare spazio agli altri. Ma io divento trasparente ...

Abbandona la neonata a 16 anni. Quando la diagnosi di normalità smarrisce il suo senso
Giuseppe Oreste Pozzi - Una giornalista mi chiede come si diventa bulli? Un’altra vuol sapere come spiegare che una ragazzina di 16 anni abbandoni il proprio neonato a morire, al freddo, nel cortile di un grande caseggiato? Tutti chiedono una diagnosi, una spiegazione in grado di pacificare ...

Una bussola per sostenere un’invenzione soggettiva
Roberta Margiaria - Un uomo, padre di tre figli, giunge nello studio di un’analista domandandole di incontrare il primogenito, di dieci anni, affinché possa dirgli se c’è qualcosa che non va nel bambino. L’aveva già portato da diversi specialisti: medici, pediatri, neuropsichiatri e logopedisti ...

Diagnosi di perversione, e dopo?
Maurizio Montanari - Il contemporaneo, contrassegnato dall’indebolimento del sistema simbolico e dall’evaporazione del padre, fa emergere una presenza diffusa della perversione, sia in termini di clinica individuale, sia come trama nascosta che intesse il legame sociale ...