Una parola, non l’ultima

Massimiliano Rebeggiani  - La diagnosi, in qualsiasi ambito la si consideri, è possibile a partire dalla lingua. Il Dsm, ad esempio, vi opera a partire da elementi osservati, presi come segni e sottoposti al calcolo.  Con quale criterio si contano? ...

Il parlêtre e il suo deserto

Leonardo Mendolicchio - “Lasciamo che il sintomo sia quel che è: un evento di corpo”. Così Lacan sosteneva in Joyce e il sintomo, affermando che il soggetto ha un corpo e che quest’ultimo è implicato nel sintomo. Asserirà tra l’altro che “i corpi possono non essere di per sé nient’altro che sintomi relativamente ad altri corpi” ...

Tra particolare e singolare

Paola D’Amelio - L’orientamento al singolare dell’ultima clinica lacaniana continuista legge il Nome del Padre, capitone della prima clinica strutturalista e bussola che orientava la diagnosi differenziale nevrosi/psicosi, come “[..] un nome del modi di godere: è il modo di godere colto nel suo carattere universale” ...

Il punto di vista anti-diagnostico

Fabio Galimberti - L’arte della diagnosi è uno dei modi per regolare la posizione analitica. Per un analista fare diagnosi vuole dire intervenire sulla propria presenza e il proprio modo di ascoltare. E vuol dire, soprattutto, condizionare il modo in cui l’analizzante userà il dispositivo analitico ...

Da “diagnosi e cura” a questione diagnostica

Giovanna Di Giovanni - La diagnosi sappiamo non avere in psicoanalisi un valore nosografico classificatorio con conseguente indicazione di cura, ma all’opposto di apertura sulla posizione soggettiva del paziente e, possiamo aggiungere, su quella dell’analista ...

Psicosi, necessitá e limiti della diagnosi

Massimo Termini - “Saper non dir nulla su un punto”, è la preziosa indicazione inerente alla clinica delle psicosi, all'orientamento della cura, che raccogliamo dal Conciliabolo di Angers[1]. A formularla è E. Laurent e ben si presta a rilevare l'importanza che la pratica diagnostica assume nella nostra clinica e a evidenziarne persino la sua necessità ...

L’inclassificabile singolare

Giuseppe Salzillo - La statistica, come sapere dello Stato sullo Stato, nasce con la funzione di controllare, governare la popolazione e, come ci ricorda Miller è stato Quetelet il primo a proporre la teoria dell'uomo medio ...

Diagnosi, farne a meno, servendosene

Alide Tassinari - Il lemma ‘diagnosi’, così come il verbo correlato, ha dei sinonimi ma differisce perché non ha contrari. La diagnosi è una definizione che esiste nel momento stesso in cui si dice: dirla è farla esistere; diversamente il diagnosticare, implica un fare, un tempo, una scelta, una responsabilità ...

Un dire che annoda

Rosa Elena Manzetti - Sappiamo che sin dall’inizio dell’insegnamento di Lacan c’è una precisa distinzione tra funzione paterna e un padre. Per esempio nella Questione preliminare in modo deciso egli dice che la presenza del Nome-del-Padre può perfettamente accompagnarsi con l’assenza di un padre ...

La dimensione strutturale della diagnosi

Luisella Brusa - «Non c’è pratica senza diagnosi - implicita o esplicita» è l’esergo in copertina di un numero di Mental dedicato all’attualità della diagnosi nel vasto campo delle pratiche terapeutiche ...