Interpretare la Scuola
L’EVENTO E’ STATO SOSPESO
La vita di una scuola è da interpretare
Jacques-Alain Miller
Bibliografia
È disponibile la seconda versione della Bibliografia in costruzione, arricchita dai vostri interessanti e originali contributi. Particolare interesse ha riscontrato la parte che riguarda l’interpretazione della Scuola in JAM 1 e in JAM 2. Inoltre, come comunicato, abbiamo integrato l’ultima sezione riguardante la nascita del Soggetto Scuola in Italia.
Riportiamo qui una piccola citazione di Judith Miller trovata in un numero di Appunti (Vintage) del 2002.
“Che la SLP abbia scelto, per il suo primo Congresso, il tema della psicoanalisi nella città è di buon augurio. Questo tema registra il suo atto di nascita. In Italia la Scuola è una nuova istituzione nella città italiana, fa parte della società civile, deve occuparvi il suo posto, deve essere riconosciuta, non gode di nessuna extraterritorialità, vi pianta la propria bandiera, la sua insegna”
Judith Miller, Intervento, Appunti, n.90, settembre 2002
Contributi video
Perché leggere le testimonianze di passe?
Sul numero 144 di Appunti è pubblicata una piccola rassegna attorno all’interrogativo «Perché leggere le testimonianze di passe?»
Quattro psicoanalisti, membri Slp, hanno formulato la loro risposta. Una diversa dall’altra, tutte ugualmente interessanti.
Di seguito un piccolo assaggio dai quattro testi.
di Amelia Barbui.
“tali testimonianze (…) evidenziano, (…) après coup dalla fine dell’analisi, la logica (…) presente fin dal suo inizio, in cui l’inconscio recitava il suo ‘penso dove non sono’ e a cui l’Es faceva eco con un ‘sono dove non penso’.”
di Paola Francesconi.
“C’è sempre qualcosa, nella lettura, che si legge dietro ciò che si legge.
Ed anche la lettura dei testi di passe può incoraggiare ad avanzare delle ipotesi su cosa può intendersi come interpretazione della Scuola e della sua politica.”
di Mary Nicotra
“E’ il tempo in cui si entra in relazione con schegge taglienti trasmesse da ogni AE, che scollano dal godimento e che aprono alla specificità del discorso analitico. (…) Ognuno di questi testi testimonia “il desiderio, su un filo (….) che rinvia ad un equilibrio fragile e precario”.
di Sebastiano Vinci
“Passione per la lettura o lettura di una passione?
E’ la possibilità di cogliere la passione che alberga nelle testimonianze degli AE, mi sono detto, che le rende passibili di una loro lettura appassionata, tanto da ritrovarsi, in quanto lettori, nella condizione di essere letti dalla passione di cui la testimonianza è portatrice”.