PRESENTAZIONE
BREVE INTRODUZIONE ALLA BIBLIOGRAFIA
La bibliografia relativa al tema del XII° Congresso dell’A.M.P., “Il sogno. La sua interpretazione e il suo uso nella clinica lacaniana”, è stata così suddivisa: una prima parte relativa ai testi di Sigmund Freud, Jacques Lacan, Jacques-Allain Miller e altri autori del Campo freudiano riporta alcune citazioni che trattano il tema con relativi riferimenti bibliografici; di seguito, una seconda parte si sofferma su alcuni rimandi bibliografici tratti da casi clinici pubblicati in raccolte relative a conversazioni o in riviste; infine, una terza parte dove vengono riportati riferimenti bibliografici contenuti nelle testimonianze di passe. Se per Sigmund Freud “i sogni sono appagamenti di desiderio, cioè processi primari che seguono ad esperienze di soddisfacimento”1 e la loro interpretazione è definita come “la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica”2, Jacques Lacan inizialmente s’interessa all’elaborazione del sogno in quanto “[…] “è nutrita dal desiderio: ma perché la nostra voce viene meno nel terminare: di riconoscimento?”3. Ovvero s’interessa all’elaborazione dei sogni in quanto “struttura di linguaggio”4 insomma: “Se il sogno significa qualcosa è per il fatto che lo si racconta”5. Attraverso la lettura dei casi clinici emerge l’uso del sogno nella clinica lacaniana sempre più come rilevatore dell’emergere nella cura di frammenti di reale, come già Freud aveva rilevato evidenziando ciò da lui definito “ombelico del sogno”. Ovvero il punto in cui le interpretazioni convergono, si mescolano e aprono a un orizzonte indefinito. Una parte opaca del sogno dunque, che sfugge all’elaborazione. Sempre dalla clinica emergono sogni di inizio analisi ma anche sogni che ci dicono di particolari svolte nella cura analitica. Ci sono poi sogni di fine analisi, come si rileva dalla lettura delle testimonianze di passe. Infine potremmo affermare, con le parole di J.-A. Miller, che il sogno e la sua elaborazione nella clinica lacaniana è più che mai rilevante poiché “il sogno protegge in ognuno il proprio godimento a cui si accede solo in un modo che è particolare a ognuno”6. E’ proprio a partire da questa singolarità che vi consegno il lavoro da me coordinato, ringraziando quante con entusiasmo e passione lo hanno reso possibile. Auguro a tutte e a tutti un buon lavoro e arrivederci a Buenos Aires.
Laura Storti
[1] Freud, S., (1895) “Progetto di una psicologia” in Opere, vol. 2, Torino, Bollati Boringhieri, 1 1979, p. 243.
[2] Freud, S., (1899) “L’interpretazione dei sogni” in Opere, vol. 3, Torino, Bollati 2 Boringhieri, 1979, p. 553.
[3] Lacan, J., (1958) La direzione della cura, in Scritti vol. II. Torino: Einaudi, p. 619.
[4] Idem.
[5] Lacan, J. (1972) “Conferenza di Lovanio” in La psicoanalisi, n. 63-64. Roma. Astrolabio-Ubaldini editore. 2018, p. 12.
[6] Miller, J.-A., (2006) “Un sogno di Lacan” in Attualità lacaniana, n. 5. Milano. Franco 6 Angeli. 2006, p. 7.