L’oracolo si è sbagliato: il declino del Nome del Padre non estingue la psicoanalisi. Perché tanta testardaggine nell’annunciarne l’ineluttabile fine? Nell’epoca del reale senza legge in cui discorsi dominanti vogliono riassorbire ogni singolarità in nonne per tutti, la psicoanalisi lacaniana resta viva e mantiene il suo potere di sovversione.
E così chi ci è contemporaneo continua a rivolgersi allo psicoanalista. La sua domanda ha subito un’inflessione: più propenso a interrogare l’analista che a porsi questioni sulla sua responsabilità come soggetto. Dipendente dal kit della felicità, crede in essa. Questa sensibilità segna suo transfert e la sua relazione con il dispositivo analitico. La sua ricerca troverà nuove risorse nell’intimità di questa esperienza inedita.
Contingenza, imprevedibilità, rottura, inconscio reale e transferale, resistenza, smontaggio della difesa, marca sul corpo, sono alcune delle parole che parlano delle cure di oggi. L’analizzante si ritrova alle prese con frammenti di reale smantellali, sfilacciati, che suscitato angoscia, disagio, fenomeni di corpo, ecc.
Come inventare suture e giunture singolari per ogni percorso analitico? Nella direzione della cura non si tratta tanto di disannodare i conflitti, quanto di considerare altri annodamenti che permettano un saperci fare con questo reale.
In questo libro psicoanalisti dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi parlano I elle cure che conducono e del proprio percorso a partire da un aggiornamento della, loro pratici nel XXI secolo.
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