René Fiori
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Il testo è stato pubblicato in francese su Hebdo-blog n. 292, 22 gennaio 2023, ed è disponibile qui: https://www.hebdo-blog.fr/lenfermement-mutisant-dans-le-neuro/
I termini dislessia, disprassia e altri – che si riferiscono ad uno stesso generico: disfunzione – rientrano in un’equazione «mentale = neuronale»1 che si è gradualmente installata nei settori della sanità pubblica e dell’insegnamento, come pure nell’opinione pubblica2. Ciò è stato accelerato dal «Piano nazionale del cervello e delle malattie del sistema nervoso», decretato nel maggio 20063 dal Primo ministro allora in carica. Se la loro profusione è qui servita dal buco del simbolico, perché “il linguaggio è legato a qualcosa che fa buco nel reale”4, ciò che manifestano le possibilità di creazione neologiche della lingua è un prefisso-padrone: neuro5 – che ne è il determinante tramite le neuroscienze.
Questa disfunzione viene convertita immediatamente in disturbo. Viene quindi trattata ricorrendo a tecniche comportamentali o con la tecnologia neuroscientifica, o addirittura con i farmaci. Inoltre, questo stesso prefisso autorizza una vaghezza clinica di grande portata, che va dalla semplice difficoltà di acquisizione ai disturbi più gravi come sono codificati nelle scale della ICD-10 o nelle tabelle del DSM 5. Ora, è l’atto di parlare che viene negato al soggetto.
“L’atto di parlare si spinge molto più lontano della semplice parola del soggetto, giacché tutta la sua vita è presa in atti di parlare, giacché la sua vita in quanto tale, o meglio tutte le sue azioni sono azioni simboliche”6.
Questa formulazione di Lacan ci invita a intendere, in questo prefisso neuro-, una mutilazione del legame sociale e un attacco all’etica della presa in conto soggettiva che lo sottende. Nel suo Seminario dell’anno 1954, Lacan riporta il sintomo di uno dei suoi pazienti7 che presenta una difficoltà a scrivere che si manifesta con crampi alla mano, mentre è scrittore. È accogliendo questo sintomo come “una parola imbavagliata”8, sconosciuta al soggetto per quanto riguarda la sua storia personale, che le cose si snodano. Questo sintomo di crampo dello scrittore, che oggi viene imputato alla disprassia, indica una posta in gioco importante. In effetti, sotto le ingiunzioni della burocrazia e del regno dell’opinione digitale, la parola, screditata, non ha più una portata soggettiva e si rivela come parola che ammutolisce. In questa prospettiva, i professionisti e gli psicologi stanno per essere taylorizzati9. “Ogni uomo, scrive Charles Taylor, riceve delle istruzioni scritte complete, che descrivono in dettaglio il compito che deve svolgere e come deve farlo”10. In questo contesto, è l’amministrazione sanitaria che impone queste istruzioni.
Traduzione: Rachele Giuntoli
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[1] H. Castanet, Neurologie versus psychanalyse, Paris, Navarin, 2022, p. 149.
[2] Cf. J.-A. Miller, « Neuro-, le nouveau réel », La Cause du désir, n°98, mars 2018, p. 111-121. Disponibile online: https://www.cairn.info/revue-la-cause-du-desir-2018-1-page-111.htm
[3] Cfr. F.Goulard, « Lettre au professeur Glowinski », in Glowinski J., Lévi M.-H., Plan national du cerveau et des maladies du système nerveux, Ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca, 1° gennaio 2007, pp. 74-75. Questo rapporto è disponibile qui : https://www.vie-publique.fr/rapport/28981-plan-national-du-cerveau-et-des-maladies-du-systeme-nerveux
[4] J. Lacan, Il Seminario, libro XXIII, Il Sinthomo, testo stabilito da J.-A. Miller, Astrolabio, Roma, 2006, pp. 29-30.
[5] Cfr. J.-A. Miller, « Neuro-, le nouveau réel », op. cit., p. 116.
[6] J. Lacan, Il Seminario, libro VI, Il desiderio e la sua interpretazione, testo stabilito da J.-A. Miller, Einaudi, Torino, 2016, p. 38.
[7] J. Lacan, Il Seminario, libro I, Gli Scritti tecnici di Freud, testo stabilito da J.-A. Miller, Einaudi, Torino, 2014, p. 221.
[8] J. Lacan, «Il simbolico, l’immaginario e il reale», Dei Nomi-del-Padre, testo stabilito da J. -A. Miller, Einaudi, Torino, 2003, p. 31.
[9] Cfr. R. Fiori, « La taylorisation du travail des psychologues est en marche », sito web dell’Associazione degli Psicologi Freudiani, 6 ottobre 2022 disponibile sul sito interno : https://www.psychologuesfreudiens.org/post/la-taylorisation-du-travail-des-psychologues-est-en-marche
[10] F. W. Taylor, Principes d’organisation scientifique (éd. 1927), Paris, Hachette BnF, 2022, p. 41. [Trad. Nostra].